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Stop ai lavori, Ecoplant: solo migliorie tecniche per garantire più sicurezza

Si tratta solo di migliorie tecniche per garantire una maggiore sicurezza dell’impianto, che nulla hanno a che fare con l’autorizzazione relativa al Css. Aspettiamo fiduciosi un nuovo via libera e confermiamo la disponibilità a collaborare con le istituzioni e i cittadini”. Così Ecoplant Srl commenta il blocco dei lavori relativi alla variante “non sostanziale” effettuato in data 4 luglio dalla Polizia locale sull’area di via Riglio a Cremona.

La società precisa che le attività (comunicate alle autorità con la richiesta del 20 aprile 2016) hanno riguardato principalmente la posa di un nuovo, e moderno, sistema antincendio, la delimitazione dell’area visto il cambio di proprietà e il fatto che la piattaforma sarà alimentata ad energia solare, confermando così l’impatto zero dal punto di vista ambientale dell’azienda.

Ecoplant sottolinea inoltre che la variante in questione si riferisce all’impianto già operativo, che si occupa dello stoccaggio dei rifiuti in piattaforma e della loro successiva destinazione agli impianti di smaltimento. Al riguardo Ecoplant, nel nome della massima trasparenza, chiarisce che ai propri clienti rilascerà un certificato con l’indicazione dell’impianto di destinazione dei rifiuti, che – ribadisce – in nessun caso finiranno nel termoutilizzatore di Cremona.

Ecoplant chiarisce inoltre che l’impianto di Css (combustibile solido secondario) sarà oggetto di una variante indipendente da quella in questione e che l’impianto tratterà rifiuti non pericolosi non destinati al riciclo, con inquinamento zero in atmosfera, acqua e suolo. Il Css così prodotto sarà destinato ad aziende (in particolare i cementifici) che lo sostituirà ai combustibili fossili, con evidente beneficio ambientale. Tra queste aziende, ribadisce Ecoplant, non c’è e non ci sarà il termoutilizzatore di Cremona.

L’azienda conferma comunque la propria disponibilità ad illustrare il progetto nei dettagli e a rispondere ad eventuali dubbi.

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